Ida Terracciano

Il patrimonio rappresentato dai trattati dell’arte, condotto nel tempo da figure diverse per competenze e ruoli, è alla base di questo lavoro frutto dell’interesse di Sorrentino per la storia e la cultura dell’affresco; un processo di studio e di verifica, strettamente collegato a quelle specifiche questioni che conducono ad un’ontologia operativa dell’arte. Il risultato è un lavoro rigoroso teso a raggiungere, insieme alla restituzione degli aspetti tecnici operativi e alle questioni storiche culturali, la dimensione filosofica ed esistenziale che processi di redazione, i tempi e le soluzioni, i ricordi stratificati e il vissuto, e le testimonianze che ruotano intorno a una “memoria” dell’affresco.
Il testo di Sorrentino rilegge e opera in sintonia con quelle figure, Cennino Cennini (1370-c. 1440) Michelangelo Buonarroti ( 1475 – 1564 ), Giorgio Vasari ( 1511 – 1574 ) e Tommaso Campanella ( 1568 – 1639 ), intorno alle quali si snodano le questioni sulle quali si imposta una concezione dell’arte intesa quale testimonianza dell’esperienza umana e artistica, frutto del raggiungimento di conoscenze che travalicano la ‘materia’ in un continuo rilancio tra la sapienza del fare e la dimensione sensibile dell’ispirazione, fino al raggiungimento della percezione profonda dell’opera.
Ida Terracciano,
dalla prefazione de L’arte come Ordalia, quattro lezioni sull’affresco all’Accademia di Brera. Ed. Rubbettino, 2022
Comments are closed.